Rowing Club Genovese a. s. d.

1890

L'attuale sede del Rowing Club Genovese 1890.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Rowing Club Genovese a. s. d.

Anno fondazione

1890

Sede

Via Molo Giano – Porticciolo Duce degli Abruzzi

CAP

16126

Città

Genova

Provincia

GE

Regione

Liguria

Telefono Società

010.2461195

Fax

010.2461195

E-mail Società

info@rowingclubgenovese.it

Numero soci

350

Numero tesserati

120

FSN/DSA/EPS

FIC, FIPSAS, FIV

Discipline

attività subacquea, canottaggio, pesca sportiva, vela

Impianti

palestra, sede sociale, spogliatoi, vasca di voga

Colori sociali

blu e azzurro

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021

Pagamenti

, , , , , , , , , , ,

Stella d'oro

SI

Anno Stella d'oro

2012

Stella d'argento

SI

Anno Stella d'argento

1968

Presidente

Alessandro Magnasco

La storia del Rowing Club Genovese inizia ufficialmente il 17 Luglio 1890, in una sala di Palazzo Tursi. Qui, dopo numerosi incontri preliminari, un’appassionata assemblea sancisce la nascita della società in un clima festoso, tra applausi scoscianti. Una settimana dopo, il 24 Luglio, una seconda riunione definì le cariche nominando primo presidente il marchese Gian Maria Cambiaso, affiancato dal direttore Ettore Bocciardo.
I colori prescelti furono l’azzurro e il blu.
La fine del secolo vide gli ambienti genovesi pervasi da un’ondata di fiducia. Al buon momento economico – consacrato dall’Esposizione colombiana del 1892 – fece riscontro un grande fenomeno nel mondo sportivo: tre anni dopo al Rowing nacquero il Tennis Club agli Orti Sauli e il Genoa Cricket and Football Club.
Subito dopo la fondazione il Rowing Club si installò al Molo Vecchio, in un elegante palazzina di stile moresco. La sede diventò immediatamente luogo di ritrovo, di incontro, non solo un semplice ricovero per imbarcazioni. Un luogo di sport, dunque, ma anche un ambìto Club, raffinato ed esclusivo, frequentato dai più bei nomi della Genova “bene”. Il Rowing Club entrò così nelle cronache mondane, rendendosi ben conosciuto dalla Genova, dell’epoca.
Due anni dopo la fondazione arrivò al primo alloro importante: il campionato italiano di “skiff” (singolo) categoria juniores e seniores. Fino al 1895 le affermazioni degli atleti genovesi furono costanti.
La Prima Guerra Mondiale costrinse il Rowing ad abbandonare il Molo Vecchio. L’utilizzo del porto fu condizionato soprattutto dalle esigenze militari e per il sodalizio azzurro-blu non restò che riparare a Sturla, dove però non fu possibile svolgere alcuna attività.
Alla fine della guerra, alla quale il Rowing pagò un tragico tributo con 14 caduti fra i suoi soci salì alla presidenza Emilio Bruzzone. Questo stimato industriale ottenne dal Consorzio Autonomo del Porto una nuova concessione edilizia per il Molo Giano. Il 12 Aprile 1920 venne deliberata la costruzione della nuova sede e nei primi mesi del 1923, appena ultimati i lavori, il Club riprese finalmente la propria attività.
Nel 1928 il CAP decide la costruzione a levante del Molo Giano, di un porticciuolo per la marina da diporto, e volendo concentrare in esso tutte le attività sportive esistenti nella zona portuale, vi si trasferì anche il Rowing. La nuova sede del porticciuolo Duca degli Abruzzi venne personalmente progettata dal socio Luigi Carlo Daneri, l’architetto a cui si devono a Genova, tra l’altro, la sistemazione di Piazza Rossetti e il “Biscione” di Quezzi.
L’entrata in funzione della nuova sede coincise con una splendida ripresa sportiva del Rowing Club, che si presentò in forza sui campi di regata sia con i propri equipaggi, sia in veste di organizzatore. In questo senso, nel 1927 il Rowing istituì una delle manifestazioni più importanti nel panorama sportivo dell’epoca: la “Coppa Federico Costa”, regata nazionale riservata agli skiff seniores, in ricordo di una tra le personalità più significative dei primi anni di sodalizio.
Sul versante agonistico vanno ricordati gli splendidi risultati ottenuti dal “4 con” del Rowing (Cipollina, Cerato, Casanova, Ballestrero timoniere, Berninzone) che dopo aver conquistato il titolo italiano nel 1923, l’anno successivo difese i colori italiani ai Giochi Olimpici di Parigi, vincendo la sua batteria di qualificazione e raggiungendo la finale, vinta dalla Svizzera.
Il 26 Maggio 1930 il Rowing Club Genovese ricevette la visita dell’erede al trono, il principe Umberto, e di sua moglie Maria Josè.
Nell’anno della visita reale, due atleti del Club genovese, Giusti e De Magistris, vinsero il campionato italiano del due di punta senza timoniere. Questo fu veramente un periodo splendido nella storia del Rowing: aumentarono i soci, la vita mondana era allegra e vivace, le vittorie sportive si susseguivano con regolarità. Anche l’ordine di mutare la storica denominazione inglese con quella più “autarchica” di “Società Canottieri Genova “non turbò più di tanto i soci. A porre termine a quest’epoca felice arrivò la dichiarazione di guerra del 10 Giugno 1940.
Per il Rowing i tempi difficili cominciarono subito, con la partenza per il fronte di molti soci, ma diventarono realmente drammatici verso la fine del ’42. Le necessità belliche obbligarono il circolo a sgombrare la sua sede al porticciuolo; mobili e imbarcazioni vennero depositati in un magazzino a Ponte Etiopia. Fu una scelta che si rivelò tragicamente sbagliata: tutto quanto lasciato a Ponte Etiopia viene infatti distrutto nei bombardamenti del 1943. La stessa sede sociale non venne risparmiata. La riprese dell’attività fu problematica ma, in qualche modo, si ricominciò. L’ala distrutta della sede fu riparata, il Consorzio ricostruì la calata ed il Club, che nel frattempo riprese l’originale denominazione di Rowing, completò la sistemazione con un pontile galleggiante. Nel 1954 si procedette, finalmente, al completo restauro della sede.
Gli anni più recenti hanno visto un numero minore di successi in campo agonistico, ma non conoscono certo il venir meno dell’entusiasmo dei soci. Nel 1974 è stata creata la sezione della vela, regolarmente affiliata alla FIV, che già nei primi anni di vita ha organizzato regate di zona nelle acque prospicienti il Lido di Albaro.
Oggi il Rowing Club è un sodalizio che può contare su qualche centinaio di soci e sull’entusiasmo di una dirigenza giovane che non considera le glorie passate come qualcosa di irripetibile. A fianco del canottaggio e alla vela è stato dato spazio alla pesca sportiva, con l’istituzione di una sezione regolarmente affiliata alla federazione.
Nel 1991 e nel 1992 Filippo Dato e nel 1995 Ivo Venturini atleti del Rowing hanno conseguito il titolo di campione italiano di singolo, ponendosi idealmente nella scia di quanti, nel passato, hanno portato al successo i colori azzurro e blu.
Il Rowing Club Genovese organizza regolarmente corsi di vela e canottaggio, questi ultimi con l’ausilio della vasca di voga coperta.
Da qualche anno una particolare attenzione è stata rivolta anche a chi, non solo non potrà mai conoscere le gratificazioni della vittoria sportiva, ma è spesso destinato a “sconfitte” nella vita: ecco dunque la pratica del canottaggio a servizio dei portatori di handicap.
L’ultima iniziativa di un club ultracentenario che ha saputo mantenere l’entusiasmo di un giovanotto.

+ AA.VV. 120 anni di entusiasmo Pubblicazione sociale – luglio 2010 Tiratura limitata in 200 copie numerate – pagg. 28