L’Unione Sportiva Vignolese nasce ufficialmente nel 1907. Raccoglie elementi dalla Società Velocipedistica Vignolese, poi podisti, colombofili ed amanti del tiro a volo e nel 1910 si aggiunge una sezione di lotta.
Pochi rappresentanti per disciplina, ma Vignola è ancora molto lontana dagli attuali 24.500 abitanti ed è già una vittoria per quei tempi poter accontentare gli aspiranti sportivi su tanti fronti.
Arriva anche il football con le palle di carta appallottolata trattenuta da elastici, palle di stracci, poi i palloni di cuoio giallo con la camera d’aria e l’ago improvvisato per chiudere la cucitura.
Vignola, come tutta l’Italia, esce dalla Grande Guerra piangendo i suoi morti, ma costruendo il suo futuro.
Dal 1919 al 1929 l’Unione Sportiva Vignolese focalizza la sua attività su tre fronti: football, bici e moto.
Sul fronte ciclistico, mentre il Giro d’Italia aveva lambito Vignola nel 1912, otto anni dopo la città delle ciliegie è sede di partenza e di arrivo della corsa Coppa Appennino, che la US Vignolese curerà per diverse edizioni. Nel 1924 ha luogo anche il 1° Circuito Vignolese per biciclette a motore (ultima prova valida per il Campionato Italiano delle 125 cc.). A questa seguiranno altre tre edizioni, poi Vignola sarà esclusa dal circuito del Campionato Italiano.
Il football deve aspettare il 1925 per avere un campo di calcio regolamentare e partecipare così all’attività federale. Negli anni precedenti i calciatori locali avevano dovuto limitarsi a giocare nei tornei regionali non federali. Nel 1934 i neroverdi vignolesi giocano in amichevole con il blasonato Bologna,subendo un onorevole 1-6. Seguono anonimi campionati fino all’arrivo della Seconda Guerra Mondiale, che praticamente annulla le attività sportive e che porta alla scomparsa dell’archivio societario. I faldoni storici della Vignolese erano collocati tra quelli del partito fascista nella Casa del Fascio; dopo l’8 settembre 1943 tutto il materiale sparì (cartaceo, coppe, attestati, mobili), sia di provenienza del Fascio che della Vignolese, che di altre associazioni.
La Vignolese riparte, e trova nel calcio il suo vessillo post-bellico partecipando al Campionato di 1° Divisione 1945/46, girone F a 12 squadre. Punte di 1000 spettatori, 3° posto finale con 26 punti, 41 reti segnate e 26 subite. Ma l’apogeo arriva nella stagione successiva, nella quale la US Vignolese conquista il primo posto nel girone, supera le vincenti di altri gironi ed approda, incredibilmente, in serie C.
Dignitosa partecipazione anche nella stagione successiva, per veleggiare tra le prime (tanto da sognare la serie B) nel 1948/49. Verranno poi la riduzione nazionale dei gironi da parte della FIGC e la crisi economica societaria che confineranno la US Vignolese nella Promozione Nazionale Dilettanti a livello interregionale.
Intanto, il 30 maggio 1948 il Giro d’Italia transita in Vignola riaccendendo l’amore per il pedale, poi consolidato nel ’52 e nel ’56, quando la città del ciliegio ospita l’arrivo della Milano-Modena, gara indicativa finale per l’assegnazione delle maglie azzurre in vista dei Giochi Olimpici di Helsinki e per il Campionato Mondiale di Copenaghen. Più avanti la gara prenderà opportunamente il nome di Milano-Vignola.
Il settore calcio della US Vignolese vive un periodo di gloria nel Campionato Dilettanti tra il 1955 ed il 1965, concludendo al vertice o sempre tra i primissimi posti, senza mai riuscire a salire in serie C, perché sconfitto negli spareggi interregionali.
Conclusa alla fine degli anni ’40 l’era romantica dello sport e quella semiprofessionistica del periodo ‘50/60, la Vignolese riscopre l’orgoglio nelle sue giovanili organizzando anche un torneo nazionale di calcio giovanile. La prima squadra veleggia tra la bassa e la media classifica in 1° Categoria, inserendo giovani del vivaio (punte di 180 iscritti), che regolarmente poi partono per lidi professionistici quali il Milan, Varese, Fiorentina e Bari.
Gli anni ’70 iniziano con una retrocessione, ma nella stagione 1975/76 il tecnico Gigi Albertini compie il miracolo e riporta la società in Eccellenza, mentre prosegue l’ottima attività giovanile che vede le varie squadre neroverdi ai vertici dei rispettivi campionati regionali. Anche gli anni ’80 sono sofferti, con la Vignolese sempre impegnata a salvarsi nel difficile campionato di Promozione.
Nella stagione 1992/93 la squadra sale in Eccellenza, poi retrocede, mentre Vignola è promossa dal Prefetto, dott. Piscopo, al ruolo di Città. A questa promozione non sportiva segue nell’estate del 1999 la grave retrocessione calcistica della Vignolese che, per problemi di bilancio, sembra non poter neppure partecipare ai campionati FIGC; sopravvive, ma iscrivendo la squadra alla Terza Categoria Regionale, quella più bassa.
Segue un rimpasto dirigenziale che vede Villiam Venturelli alla presidenza.
La squadra sale subito in Seconda, nel 2003 la US Vignolese assorbe la società giovanile “Vignola ’90” ed assume l’attuale denominazione “ASD Vignolese 1907”. Nel 2006/7 il salto in Prima Categoria in concomitanza con i festeggiamenti per il compleanno centenario della società. Si gioca anche il 38° Torneo Nazionale di calcio giovanile “Città di Vignola”, assurto ad un ruolo tra i più prestigiosi nell’ambito italico.