Carpi Football Club s.r.l.

1909

Giorgio Turchi e Amleto Fogliani ex compagni nel Carpi, ma avversari in Bologna-Milan dell’ottobre 1954

      

Informazioni aggiuntive

Società

Carpi Football Club s.r.l.

Anno fondazione

1909

Sede

Via Abetone 2

CAP

41012

Città

Carpi

Provincia

MO

Regione

Emilia Romagna

Telefono Società

059.6228195

E-mail Società

segreteria@carpifc1909.it

Numero soci

6

Numero tesserati

600

FSN/DSA/EPS

FIGC

Affiliato UNASCI

SI

Affiliata UNASCI negli anni

2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017

Pagamenti

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Presidente

Claudio Caliumi

Telefono Presidente

059.646095

Il simbolo del calcio carpigiano è legato allo studente carpigiano Adolfo Fanconi.
Si narra che Adolfo, di ritorno da una vacanza estiva in Svizzera, avesse appeso un pallone al manico della valigia. Da subito si misurò in continue partitelle con gli amici, erudendoli sulle regole del gioco. Nel volgere di poche settimane calciare il pallone influenzò moltissimi giovani tanto da indurre Fanconi a denominare il gruppo di pseudo-giocatori “Jucunditas” (felicità). Creò anche una struttura societaria, aiutato dagli amici tra i quali vanno ricordati i fratelli Armando ed Alfredo Scacchetti.
La squadra fu inserita quasi subito nel campionato italiano di zona, che comprendeva una dozzina di squadre tra le quali Bologna, Spal Ferrara, Modena, Reggio E. e Parma; questo anche in virtù della presenza in squadra di molti ospiti stranieri, amici di Fanconi, che egli ospitava di anno in anno a Carpi. Tra il 1911 ed il 1915 la Jucunditas disputò 60 partite con 35 vittorie, 8 pareggi e 17 sconfitte.
Dopo la Grande Guerra la società cambiò denominazione e divenne “Associazione Calcio Carpi” (A.C. Carpi) e vide anche l’arrivo di un allenatore straniero, lo svizzero Karl Hort. Nel ‘22 Hort portò la squadra agli spareggi per il titolo regionale del girone B dell’Alta Italia, tanto che la società venne inserita in Seconda Divisione (l’attuale serie B) e l’anno successivo sfiorò la salita in serie A.Si faceva largo il fascismo, gli animi si eccitavano e così nel 1926 i tifosi, in trasferta a Gonzaga, diventarono protagonisti di gravi incidenti. Il direttivo si dimise, mentre l’attività continuò e nel 1928 la città regalò lo stadio Cabassi alla squadra.
E’ lo stesso “Cabassi” che ai giorni nostri, nella stagione 2011/12, dovrebbe ospitare la serie C1 appena acquisita sul campo, ma che secondo i regolamenti federali vigenti risulta inadeguato. Per questo fervono trattative e lavori per renderlo idoneo almeno dopo le prime partite di campionato, che saranno disputate sul neutro di Reggio Emilia.
Tornando agli anni ’30, la società rimase in quella che oggi è la serie B, sfornando buoni ed ottimi giocatori che trovarono posto nelle squadre di livello superiore; tra i tanti si ricordano Guido Corbelli (nazionale nel ’40) ed Astro Galli. Ma nel ’35 arrivò la retrocessione in Prima Divisione regionale (l’attuale serie C) e poi arrivò la Guerra, così si tornò a parlare di calcio nel 1945 con la squadra iscritta alla serie C e composta completamente da carpigiani.
L’A.C. Carpi retrocesse fino a cadere nella Prima Categoria emiliana nel 1959. Tre anni di purgatorio ed il rientro in serie D, per tornare in C alla fine del campionato 1963/64.
Nei decenni successivi si assiste ad un continuo andirivieni tra la C e la D, nonostante si vedano apparire sul campo giocatori quali Rosario Vitolo e Salvatore Bagni, mentre la Federazione si distingue per le continue riforme dei campionati, che rendono difficoltosi i raffronti di categoria nel tempo.
Tra cambi di presidenza ed i continui valzer di allenatori, alla soglia del 1990 finalmente l’A.C. Carpi ritorna prima in C2 e poi (campionato 1988/89) in C1. Nove stagioni in C1, la retrocessione in C2 alla fine della stagione ‘98/99 e quella in serie D l’anno successivo con il fallimento societario e lo sprofondamento nell’Eccellenza regionale.
La svolta arriva nell’estate del 2009, con l’unione di forze con la Dorando Pietri, l’altra squadra cittadina appena promossa in serie D: nasce un Carpi più forte che in due anni sale dalla serie D alla Prima Divisione Lega Pro, la “vecchia” C1, dove mancava da 12 anni.
Forza Carpi!